giovedì 26 aprile 2012

Una Città a misura di Giovani ! (Parte II)

Salve a tutte e tutti, sono tornato !
Mi dispiace per l'assenza, speravo di riuscire a scrivere qualcosa già lunedì, ma ... sono stati giorni intensi, tra vita, studio e impegni elettorali ( a proposito, vi sono piaciuti i miei manifesti ? :) ). Non sono stato assiduo quanto volevo nello spiegarvi cosa voglio fare per Fabriano, e colgo l'occasione per scusarmi: prometto che mi farò perdonare, e questa settimana cercherò di garantire aggiornamenti il più regolari possibile !

Torniamo sul prosieguo del tema che avevo inaugurato Domenica: una Città a Misura di Giovani. Parole che presuppongono che i nostri Giovani in città un futuro ce l'abbiano. Se la scorsa settimana abbiamo parlato di Associazionismo, oggi vorrei spendere qualche parola sulla Scuola e l'Università.
Nella nostra città abbiamo sempre avuto scuole che rappresentavano una eccellenza locale, dallo Scientifico all'Istituto Tecnico, fino all'Agraria. A queste si è aggiunta, nel corso degli anni, l'indubbia ma frustrata innovazione rappresentata dall'UniFabriano.

Oggi, tutte queste istituzioni culturali devono assolutamente "fare sistema", mettere in rete punti di forza e debolezze per rispondere alle sfide che abbiamo davanti: la globalizzazione ha bussato alla porta e quando gli abbiamo aperto ci ha presi a cazzotti. Solo se saremo più preparati, più "formati", potremo farcela. 
La realizzazione della tanto agognata “Cittadella degli Studi” potrebbe finalmente risolvere i cronici problemi di spazi e di strutture che hanno afflitto il Liceo Scientifico (classi troppo piccole, laboratori carenti e poco attrezzati) e il Liceo Classico (beh … se essere ancora sopra l’ex COOP a 15 anni dal sisma vi sembra poco … ), ma potrebbe essere sia l’anticamera di ulteriori progetti simili, sia una opportunità per iniziare a collaborare ORA, in attesa che i lavori siano conclusi e il Grande Trasloco avvenga. La Gelmini ha scritto tante cose pessime, ma nella sua ultima riforma dei cicli scolastici ci sono alcune possibilità interessanti che andrebbero sfruttate dai nostri istituti scolastici, a mio avviso: la razionalizzazione degli indirizzi di studio, e la possibilità di inserire materie extracurriculari concordate a livello locale, potrebbero essere la via per potenziare la nostra offerta didattica.

Immaginiamo per esempio che, in attesa di eventuali altri progetti della portata della Cittadella degli Studi, e anche, perché no, in accompagnamento alla sua nascita, gli Istituti e i Licei con competenze analoghe si coordinino tra di loro, sfruttando queste “ore di insegnamento locale” per realizzare progetti di apprendimento tutti assieme, con classi miste e la possibilità di accedere alle strutture degli altri istituti … Potrebbe essere una occasione unica di venire incontro alle difficoltà e ai limiti di ogni singola scuola mettendo insieme le competenze che già ci sono, anziché dover spendere per costruirne di nuove! 

A proposito, permettetemi di dirlo chiaramente: noi Socialisti siamo assolutamente contrari all’idea di realizzare una Casa di Riposo nelle zone dedicate alla didattica della Scuola Agraria. Il nostro ITAS rappresenta una eccellenza che va valorizzata e salvaguardata: ci sono altri terreni, proprio lì vicino e più attigui ai giardini pubblici e alle vie di comunicazione principali, che possono a nostro avviso venire sfruttati alla bisogna. Ad esempio, il grande prato che costeggia, proprio sopra i “Giardini Nuovi”, la strada per Collepaganello. Verifichiamone le caratteristiche, prima di fare una colata di cemento sopra l’ITAS !

Ma la scuola assolve anche un altro compito fondamentale: promuove l'aggregazione. Così come è importante la funzione del "doposcuola", dell'associazionismo culturale e di impegno civico, è altrettanto fondamentale che le nostre Scuole ricomincino a formare cittadini, a fornire un'alternativa al disimpegno e alla frustrazione, e anche a impedire che gli "Italiani di Domani" si disperdano e si autoghettizzino. In particolare, in scuole come quelle del Borgo dove più alta è la concentrazione di extracomunitari, è inaccettabile vedere che ragazzi di valore sprechino le proprie attitudini perché col tempo scolastico a disposizione è impossibile fornirgli una adeguata preparazione linguistica, perdipiù rallentando anche le attività didattiche.

Se sarò eletto, mi impegnerò quindi su questi punti in relazione a Scuola e Istruzione:
1-      Realizzazione di una fondazione mista tra Comune, Provincia ( o ciò che verrà al suo posto) e associazioni industriali e artigianali per orientare l’offerta didattica degli istituti locali e coordinare stages formativi a conclusione del percorso di studi superiore, oltre che per supportare fattivamente UniFabriano, sia in termini finanziari che in termini di priorità didattiche.

2-      Progetto di collaborazione didattica tra Licei e Istituti Tecnici della nostra città, con realizzazione di iniziative didattiche comuni e classi miste, e uso delle risorse umane e delle strutture pre-esistenti per potenziare, con le capacità di uno, le carenze dell’altro.

3-      Difesa dei terreni dell’ITAS Vivarelli e individuazione di un sito alternativo per la Casa di Riposo.

4-       Sul modello della Regione Emilia Romagna, e attingendo ai fondi sociali europei e alle risorse regionali e provinciali, un progetto pilota per l’integrazione scolastica dei giovani non italiani che non siano nati qui o non risiedano nella nostra città da almeno 5 anni: le classi pomeridiane dovrebbero offrire un potenziamento linguistico di sostegno per permettere alle future generazioni di “Nuovi Fabrianesi” di colmare il proprio gap linguistico e poter partecipare alla pari alle attività didattiche.

5-      D’intesa con le Associazioni e le Istituzioni, organizzare giornate, per gli studenti del triennio delle scuole superiori, di “pulizia della città”, ad esempio eliminando i graffiti puramente deturpanti, o rimettendo a posto il nostro povero Fiume Coperto (altro che scoperchiarlo, con quello che c’è sopra tutte le sere … ): è importante sensibilizzare i futuri cittadini al tenere la nostra città pulita e ordinata.

6-      Allo stesso modo, potenziare l’adesione delle nostre Scuole Superiori alle iniziative del FAI, che coinvolgono i giovani studenti come “guide turistiche per un giorno”. Sarebbe interessante studiare forme di coinvolgimento non limitate a una sola giornata l’anno: bisogna conoscere le bellezze della nostra città, per migliorarla un domani.

7-      Sul modello degli Archi che potete vedere ad Ancona andando dalla Stazione verso la Fiera della Pesca, recuperare aree in abbandono della nostra città con tele da offrire ai ragazzi dell’Istituto Artistico e ai “writers” professionali, per riqualificarle anche sotto l’aspetto estetico.

Che ne pensate ? Attendo i vostri commenti !

Nessun commento:

Posta un commento