Salve a
tutte e tutti, sono tornato !
Mi dispiace
per l'assenza, speravo di riuscire a scrivere qualcosa già lunedì, ma ... sono
stati giorni intensi, tra vita, studio e impegni elettorali ( a proposito, vi
sono piaciuti i miei manifesti ? :) ). Non sono stato assiduo quanto volevo
nello spiegarvi cosa voglio fare per Fabriano, e colgo l'occasione per
scusarmi: prometto che mi farò perdonare, e questa settimana cercherò di
garantire aggiornamenti il più regolari possibile !
Torniamo sul
prosieguo del tema che avevo inaugurato Domenica: una Città a Misura di
Giovani. Parole che presuppongono che i nostri Giovani in città un futuro ce
l'abbiano. Se la scorsa settimana abbiamo parlato di Associazionismo, oggi
vorrei spendere qualche parola sulla Scuola e l'Università.
Nella nostra
città abbiamo sempre avuto scuole che rappresentavano una eccellenza locale,
dallo Scientifico all'Istituto Tecnico, fino all'Agraria. A queste si è
aggiunta, nel corso degli anni, l'indubbia ma frustrata innovazione
rappresentata dall'UniFabriano.
Oggi, tutte
queste istituzioni culturali devono assolutamente "fare sistema",
mettere in rete punti di forza e debolezze per rispondere alle sfide che
abbiamo davanti: la globalizzazione ha bussato alla porta e quando gli abbiamo
aperto ci ha presi a cazzotti. Solo se saremo più preparati, più
"formati", potremo farcela.
La realizzazione della tanto agognata “Cittadella
degli Studi” potrebbe finalmente risolvere i cronici problemi di spazi e di
strutture che hanno afflitto il Liceo Scientifico (classi troppo piccole,
laboratori carenti e poco attrezzati) e il Liceo Classico (beh … se essere
ancora sopra l’ex COOP a 15 anni dal sisma vi sembra poco … ), ma potrebbe
essere sia l’anticamera di ulteriori progetti simili, sia una opportunità per
iniziare a collaborare ORA, in attesa che i lavori siano conclusi e il Grande
Trasloco avvenga. La Gelmini ha scritto tante cose pessime, ma nella sua ultima
riforma dei cicli scolastici ci sono alcune possibilità interessanti che
andrebbero sfruttate dai nostri istituti scolastici, a mio avviso: la razionalizzazione
degli indirizzi di studio, e la possibilità di inserire materie
extracurriculari concordate a livello locale, potrebbero essere la via per
potenziare la nostra offerta didattica.
Immaginiamo
per esempio che, in attesa di eventuali altri progetti della portata della
Cittadella degli Studi, e anche, perché no, in accompagnamento alla sua
nascita, gli Istituti e i Licei con competenze analoghe si coordinino tra di
loro, sfruttando queste “ore di insegnamento locale” per realizzare progetti di
apprendimento tutti assieme, con classi miste e la possibilità di accedere alle
strutture degli altri istituti … Potrebbe essere una occasione unica di venire
incontro alle difficoltà e ai limiti di ogni singola scuola mettendo insieme le
competenze che già ci sono, anziché dover spendere per costruirne di nuove!
A proposito,
permettetemi di dirlo chiaramente: noi Socialisti siamo assolutamente contrari
all’idea di realizzare una Casa di Riposo nelle zone dedicate alla didattica
della Scuola Agraria. Il nostro ITAS rappresenta una eccellenza che va
valorizzata e salvaguardata: ci sono altri terreni, proprio lì vicino e più
attigui ai giardini pubblici e alle vie di comunicazione principali, che
possono a nostro avviso venire sfruttati alla bisogna. Ad esempio, il grande
prato che costeggia, proprio sopra i “Giardini Nuovi”, la strada per
Collepaganello. Verifichiamone le caratteristiche, prima di fare una colata di
cemento sopra l’ITAS !
Ma la scuola
assolve anche un altro compito fondamentale: promuove l'aggregazione. Così come
è importante la funzione del "doposcuola", dell'associazionismo
culturale e di impegno civico, è altrettanto fondamentale che le nostre Scuole
ricomincino a formare cittadini, a fornire un'alternativa al disimpegno e alla
frustrazione, e anche a impedire che gli "Italiani di Domani" si
disperdano e si autoghettizzino. In particolare, in scuole come quelle del
Borgo dove più alta è la concentrazione di extracomunitari, è inaccettabile
vedere che ragazzi di valore sprechino le proprie attitudini perché col tempo
scolastico a disposizione è impossibile fornirgli una adeguata preparazione
linguistica, perdipiù rallentando anche le attività didattiche.
Se sarò
eletto, mi impegnerò quindi su questi punti in relazione a Scuola e Istruzione:
1-
Realizzazione
di una fondazione mista tra Comune, Provincia ( o ciò che verrà al suo posto) e
associazioni industriali e artigianali per orientare l’offerta didattica degli
istituti locali e coordinare stages formativi a conclusione del percorso di
studi superiore, oltre che per supportare fattivamente UniFabriano, sia in
termini finanziari che in termini di priorità didattiche.
2-
Progetto di
collaborazione didattica tra Licei e Istituti Tecnici della nostra città, con
realizzazione di iniziative didattiche comuni e classi miste, e uso delle
risorse umane e delle strutture pre-esistenti per potenziare, con le capacità
di uno, le carenze dell’altro.
3-
Difesa dei
terreni dell’ITAS Vivarelli e individuazione di un sito alternativo per la Casa
di Riposo.
4-
Sul modello della Regione Emilia Romagna, e
attingendo ai fondi sociali europei e alle risorse regionali e provinciali, un
progetto pilota per l’integrazione scolastica dei giovani non italiani che non
siano nati qui o non risiedano nella nostra città da almeno 5 anni: le classi
pomeridiane dovrebbero offrire un potenziamento linguistico di sostegno per
permettere alle future generazioni di “Nuovi Fabrianesi” di colmare il proprio
gap linguistico e poter partecipare alla pari alle attività didattiche.
5-
D’intesa con
le Associazioni e le Istituzioni, organizzare giornate, per gli studenti del
triennio delle scuole superiori, di “pulizia della città”, ad esempio
eliminando i graffiti puramente deturpanti, o rimettendo a posto il nostro
povero Fiume Coperto (altro che scoperchiarlo, con quello che c’è sopra tutte
le sere … ): è importante sensibilizzare i futuri cittadini al tenere la nostra
città pulita e ordinata.
6-
Allo stesso
modo, potenziare l’adesione delle nostre Scuole Superiori alle iniziative del
FAI, che coinvolgono i giovani studenti come “guide turistiche per un giorno”.
Sarebbe interessante studiare forme di coinvolgimento non limitate a una sola
giornata l’anno: bisogna conoscere le bellezze della nostra città, per
migliorarla un domani.
7-
Sul modello
degli Archi che potete vedere ad Ancona andando dalla Stazione verso la Fiera
della Pesca, recuperare aree in abbandono della nostra città con tele da
offrire ai ragazzi dell’Istituto Artistico e ai “writers” professionali, per
riqualificarle anche sotto l’aspetto estetico.
Che ne pensate ?
Attendo i vostri commenti !
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