lunedì 30 aprile 2012

Conoscere per Deliberare: l'Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati

Oggi Beppe Grillo ha detto una delle sue nuove sciocchezze, e l'ha detta pure grossa. Non gli farò ulteriore pubblicità riportandola qui nel mio blog.

Tuttavia, se c'è una questione ineludibile nel dibattito politico di oggi, è la distanza oramai abissale che separa rappresentanti e rappresentati in questo Paese.
Tutto, dalle liste bloccate con sbarramenti alle leggi ad personam, sembra cospirare per distruggere ai nostri occhi la credibilità della classe politica mentre crea per i politici stessi gli strumenti migliori per continuare a governare, isolando i "corpi estranei".
Temo personalmente che questa sarà esattamente la fine del Movimento 5 Stelle, ghettizzato neanche fosse il Front National di Jean Marie Le Pen, e che a lungo andare o molti dei suoi aderenti si stuferanno di questa lotta titanica, ritirandosi nuovamente nel disimpegno, o le posizioni di Grillo si radicalizzeranno ancora di più. In entrambi i casi, sarà stato un danno per la democrazia.
Credo invece che proprio in questo momento, di credibilità minima del sistema politico, sia necessario impegnarsi attivamente, e mettere qualche bastoncino tra le ruote del sistema, qualche bastoncino apparentemente inutile ma che alla lunga può far deragliare tutto il vagone.

La mia proposta è quella dell'Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati, una idea elaborata dai compagni del Partito Radicale sul modello del motto einaudiano "Conoscere per deliberare".

Ma dio che si tratta ?

Cito dall'omonima pagina di Wikipedia :

"L'Anagrafe degli eletti, o Anagrafe pubblica degli eletti, è una campagna lanciata dal movimento Radicali Italiani nell'estate 2008, per la riforma in direzione anglosassone della trasparenza nelle istituzioni politiche italiane ed europee[1], verso una maggiore trasparenza.
L'idea di base è quella di pubblicare su internet i dati riguardanti le presenze, lo svolgimento dei lavori, i risultati, gli stipendi, gli emolumenti, le consulenze, i pagamenti, di tutti i politici eletti e di tutte le persone che ricoprono un ruolo politico pubblico.

Come vedete, si tratta di roba mica da poco. A cui, personalmente, aggiungerei anche obblighi riguardanti tutti i nominati dalla politica, ossia quei dirigenti, rappresentanti in consigli di amministrazione di municipalizzate e così via, che vivono grazie all'intercessione dei nostri politici, ma che a Noi dovrebbero rendere conto. 

Ci sono già degli esempi di Anagrafe funzionali nel nostro Paese, ad esempio nel Comune di Bari: http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/comune/anagrafeDegliEletti

A una misura del genere potrebbe essere interessante unire, se fosse giuridicamente possibile, un maggior ruolo del quasi sconosciuto e del tutto inutilizzato Difensore Civico, se non di veri e propri rappresentanti popolari eletti dal basso, nei Consigli di Sorveglianza o come membri senza diritto di voto dei Consigli di Amministrazione delle società municipalizzate del Comune di Fabriano. Si tratterebbe di modi per rendere più trasparente e accountable la gestione della nostra Cosa Pubblica, dando una risposta concreta sia all'Antipolitica che alla Cattiva Politica.

Che ne pensate ? Come sempre, attendo vostri commenti !

domenica 29 aprile 2012

Sul Complesso di San Benedetto


Stamattina, durante una conferenza stampa, io, Sergio Solari (Polo 3.0) e Tiziano Polidori (SEL-Fabriano Bene Comune), abbiamo lanciato un appello comune, come esponenti politici, ma ancor prima come cittadini, al di là di appartenenze e posizioni precostituite. 
Abbiamo seguito con attenzione la vicenda del complesso di San Benedetto, a lungo atteso in una città in cui decine di associazioni giovanili rimangono ancora oggi prive di una sede che gli permetta di dare continuità al loro lavoro. Oggi, il complesso è finalmente agibile, e potrebbe rappresentare una opportunità unica di rilancio dell’associazionismo nella nostra città: una galassia di realtà che spesso hanno una lunga storia alle spalle, e che quotidianamente è impegnata nello sviluppare l’offerta culturale e artistica di Fabriano, e nel mettere in comunicazione e in attività tanti ragazzi. 
In tempi di grave crisi come questi, il ruolo delle nostre tante associazioni diventa doppiamente importante: non si svolge solo un servizio alla città, al suo settore turistico e culturale, ma si offrono aggregazione e uno spazio libero di discussione, una alternativa al disimpegno e al nichilismo. Per queste ragioni, non condiviamo le recenti scelte della Giunta comunale in merito all’assegnazione degli spazi del complesso: la mancanza di un’equa assegnazione degli spazi dati a titolo gratuito da parte del Comune, e contemporaneamente la messa in affitto degli spazi rimanenti a prezzi anche più alti di quelli sul mercato, rischiano di snaturare la funzione del San Benedetto. 
Per impedire che questo complesso rimanga vuoto, e decine di associazioni rischino di trovarsi ancora in mezzo a una strada, chiediamo a chiunque sarà eletto Sindaco nelle prossime elezioni amministrative di impegnarsi su pochi punti precisi: anzitutto canoni di affitto agevolati, e poi  assegnazione trasparente sia degli spazi a pagamento che di quelli gratuiti, con procedure di concorso che possano valorizzare assieme sia l’impegno che i bisogni economici delle nostre associazioni.

L’associazionismo svolge un ruolo importantissimo nella nostra città: è tempo di dargli un segnale concreto che questi sforzi sono compresi, apprezzati e valorizzati.

Troverete l'intervista fatta a me, Tiziano e Sergio sui giornali di domani. E' un impegno comune su cui vogliamo tutti e tre "mettere la faccia".

Contro la Crisi, innoviamo il Mutuo Soccorso e la Solidarietà.




E’ inutile fingere: la crisi economica e sociale che ha colpito non solo la nostra città, ma tutto il nostro Paese, non finirà tanto presto. Ad aggravarne il peso sulle spalle dei cittadini, c’è anche la scure delle ristrettezze di bilancio, imposte dal “Patto di Stabilità”, e dai tagli ai trasferimenti locali che le varie Manovre finanziarie di Berlusconi prima e di Monti poi hanno scaricato su Comuni e Regioni. In questo contesto, non c’è da sorprendersi che le prime vittime di questi tagli al budget siano spesso i servizi ai cittadini, in special modo tutti quei servizi connessi allo Stato Sociale, al cosiddetto Welfare.
 
Lo chiedono tutti, Confindustria, BCE, UE, ma il risultato è che il fabbisogno della Pubblica Amministrazione continua a crescere, la Pressione Fiscale non è mai stata così alta  e i nostri servizi di assistenza non sono mai stati così carenti. Purtroppo, questi vincoli esterni non si potranno modificare facilmente: forse un po’ di respiro potrebbe venire da una vittoria dei Socialisti di Francois Hollande alle Presidenziali francesi, ma parliamo comunque di lungo periodo.

Per l’intanto, dobbiamo ingegnarci a rispondere in modi innovativi alla domanda crescente di aiuto che viene dai tanti settori in difficoltà della  nostra società, restando nel contempo nei limiti che ci vengono imposti dai risicati bilanci a disposizione del Comune. 

Agli albori del movimento operaio, quando lo Stato non era uno strumento, ma un nemico, spesso molto violento, dei lavoratori in lotta, nessuno pensava ( o meglio, sperava) che tutta la collettività si sarebbe presa carico dei problemi degli emarginati, degli sconfitti dal mercato, degli sfruttati. Fu così che sorsero in tutto il mondo occidentale Leghe dei lavoratori e Società di Mutuo Soccorso, associazioni di uomini e donne che mettevano in comune i propri sforzi, il proprio tempo e i propri risparmi per aiutarsi a vicenda in momenti di difficoltà, superando la mera filantropia. A queste, si affiancarono gli sforzi di amministratori locali illuminati, che crearono i primi servizi pubblici locali, le prime forme di “socialismo municipale” (dalle società idriche alla diffusione dell’illuminazione elettrica o a gas). 

Di fronte all’erosione dello Stato Sociale, sempre di più nel nostro Paese e nel mondo si diffondono forme diffuse di solidarietà, che partono direttamente dal basso e arrivano là dove i tradizionali meccanismi di assistenza non riescono più a portare aiuto concreto. Anche a Fabriano, credo, potrebbe aiutarci riscoprire legami comunitari più solidi, dati non dall’intermediazione di un ente pubblico, ma dal contatto diretto tra i cittadini e le cittadine. 

In queste iniziative, tuttavia, il Comune potrebbe giocare un ruolo fondamentale di promotore e coordinatore, lavorando per lanciare e reclamizzare progetti, e per armonizzarli tra loro in modo da rendere più efficiente e penetrante la loro azione.

Alcuni fronti di intervento potrebbero essere: 

1-      L’introduzione di last minute markets, meccanismi coordinati tra grande distribuzione (es: centri commerciali e supermercati), Comune e associazionismo di carattere sociale per evitare lo spreco di cibi e altri prodotti in scadenza. Si potrebbero creare degli “spacci sociali”, con accesso garantito a chi si trovi in situazione di oggettiva difficoltà economica, in cui i prodotti in eccesso che altrimenti giacerebbero invenduti e verrebbero buttati siano collocati sul mercato a prezzo scontato. Ulteriori rimanenze dovrebbero a loro volta essere il più possibile donate alle associazioni che si occupano di assistenza. 

2-      Ruolo promotore per il Comune, in collaborazione con gli esercenti del Centro Commerciale Naturale e con le attività di produzone tipica locali, nell’organizzazione di Gruppi di Acquisto Solidale, divisi per quartieri. I Gruppi di Acquisto Solidale sono forme di mutualità in cui cittadini si organizzano per comprare in comune e all’ingrosso, da esercenti che garantiscano qualità del prodotto, dignità del lavoro e un prezzo equo, prodotti di prima necessità, dal cibo ai servizi. 

3-      Un controllo capillare e trasparente sull’operato delle cooperative sociali e di servizi che operino nel nostro Comune su appalto dell’Amministrazione locale, per evitare sprechi e migliorare l’efficienza dei servizi dati in affidamento.

4-      Incentivare progetti come la “Banca del Tempo”, in cui i cittadini scambino le proprie competenze tra loro, direttamente. Banalmente, si tratterebbe di mettere in comunicazione il “saper fare” e i bisogni del più ampio numero possibile di cittadini: sulla base della reciprocità del tempo di lavoro, io cittadino bisognoso di un intervento idraulico offro un tempo equivalente di ripetizioni di Latino. Condivido la proposta di SEL-Fabriano Bene Comune in merito, ma credo che con un po’ di lavoro in più la si possa estendere anche oltre i confini dell’alta formazione.

5-      Incentivare progetti di formazione e riqualificazione per i nostri cassintegrati nei settori dell’assistenza alla persona, anche in vista della creazione di istituti come gli Asili-Nido Aziendali o i cosiddetti “Asili di Prossimità”, gli asili gestiti direttamente in casa.

Che ne pensate ? Come sempre, attendo le vostre opinioni, qui, su FB o per il Corso !

Grazie !


Grazie !

“Grazie” è l’unica cosa che posso dire alle compagne, ai compagni, agli amici e alle amiche che Venerdì scorso hanno affollato il Comitato Elettorale di Giancarlo Sagramola per partecipare alla presentazione della mia candidatura.

Grazie a mia madre, a Elisabetta e a suo padre Massimo per avermi aiutato a montare, smontare, pubblicizzare e fornire di cibarie questo artigianalissimo ma riuscitissimo evento ! Non sarei mai riuscito a mandare in porto tutto questo senza di voi … (e un grazie anche al “Ristorante Il Gusto” per i meravigliosi rustici e le meravigliose tartine!)

Grazie a Moreno Pieroni, Lidio Rocchi, Marco Canonico e Claudia Bastianelli per averci portato il saluto, l’incoraggiamento e la prova tangibile della mobilitazione diretta del Partito Socialista a sostegno di questa difficile impresa in cui ci siamo imbarcati io e i compagni fabrianesi.
Grazie a Gianfranco Ballelli, il nostro segretario cittadino, per tutto l’impegno e l’umanità che ha messo in queste elezioni e durante la presentazione.

Grazie a tutte e tutti voi, per aver voluto venire e ascoltarmi, ascoltarci. In questa campagna elettorale ho parlato con amici e con persone che stimo, e non ho mai smesso di stupirmi e commuovermi perl’intensità della stima e dell’amicizia che a loro volta mi dimostravano (mai stato un drago in quanto ad auto-stima …), ma ho anche conosciuto tante persone di straordinaria profondità che non avrei avuto occasione di incontrare altrimenti. 

Ma grazie a parte, direte voi, che si è detto ? Ancora un po’ di pazienza, grazie a Elisabetta e a Andrea abbiamo una Manfr-ripresa che caricherò su Youtube il prima possibile (vedi un po’, sono sulla tv del Terzo Millennio!), oltre ovviamente a una photo-gallery. Certo, questo ammesso che il video si veda ! In caso contrario, temo che dovrete sorbettarvi un altro po’ di Manfr-scritti !

Spero che i 7-10 minuti di Manfr-sproloqui che abbiamo registrato vi interessino, e vi stimolino. Sono qui ad aspettare i vostri suggerimenti, complimenti, insulti e proposte !! :)

giovedì 26 aprile 2012

Una Città a misura di Giovani ! (Parte II)

Salve a tutte e tutti, sono tornato !
Mi dispiace per l'assenza, speravo di riuscire a scrivere qualcosa già lunedì, ma ... sono stati giorni intensi, tra vita, studio e impegni elettorali ( a proposito, vi sono piaciuti i miei manifesti ? :) ). Non sono stato assiduo quanto volevo nello spiegarvi cosa voglio fare per Fabriano, e colgo l'occasione per scusarmi: prometto che mi farò perdonare, e questa settimana cercherò di garantire aggiornamenti il più regolari possibile !

Torniamo sul prosieguo del tema che avevo inaugurato Domenica: una Città a Misura di Giovani. Parole che presuppongono che i nostri Giovani in città un futuro ce l'abbiano. Se la scorsa settimana abbiamo parlato di Associazionismo, oggi vorrei spendere qualche parola sulla Scuola e l'Università.
Nella nostra città abbiamo sempre avuto scuole che rappresentavano una eccellenza locale, dallo Scientifico all'Istituto Tecnico, fino all'Agraria. A queste si è aggiunta, nel corso degli anni, l'indubbia ma frustrata innovazione rappresentata dall'UniFabriano.

Oggi, tutte queste istituzioni culturali devono assolutamente "fare sistema", mettere in rete punti di forza e debolezze per rispondere alle sfide che abbiamo davanti: la globalizzazione ha bussato alla porta e quando gli abbiamo aperto ci ha presi a cazzotti. Solo se saremo più preparati, più "formati", potremo farcela. 
La realizzazione della tanto agognata “Cittadella degli Studi” potrebbe finalmente risolvere i cronici problemi di spazi e di strutture che hanno afflitto il Liceo Scientifico (classi troppo piccole, laboratori carenti e poco attrezzati) e il Liceo Classico (beh … se essere ancora sopra l’ex COOP a 15 anni dal sisma vi sembra poco … ), ma potrebbe essere sia l’anticamera di ulteriori progetti simili, sia una opportunità per iniziare a collaborare ORA, in attesa che i lavori siano conclusi e il Grande Trasloco avvenga. La Gelmini ha scritto tante cose pessime, ma nella sua ultima riforma dei cicli scolastici ci sono alcune possibilità interessanti che andrebbero sfruttate dai nostri istituti scolastici, a mio avviso: la razionalizzazione degli indirizzi di studio, e la possibilità di inserire materie extracurriculari concordate a livello locale, potrebbero essere la via per potenziare la nostra offerta didattica.

Immaginiamo per esempio che, in attesa di eventuali altri progetti della portata della Cittadella degli Studi, e anche, perché no, in accompagnamento alla sua nascita, gli Istituti e i Licei con competenze analoghe si coordinino tra di loro, sfruttando queste “ore di insegnamento locale” per realizzare progetti di apprendimento tutti assieme, con classi miste e la possibilità di accedere alle strutture degli altri istituti … Potrebbe essere una occasione unica di venire incontro alle difficoltà e ai limiti di ogni singola scuola mettendo insieme le competenze che già ci sono, anziché dover spendere per costruirne di nuove! 

A proposito, permettetemi di dirlo chiaramente: noi Socialisti siamo assolutamente contrari all’idea di realizzare una Casa di Riposo nelle zone dedicate alla didattica della Scuola Agraria. Il nostro ITAS rappresenta una eccellenza che va valorizzata e salvaguardata: ci sono altri terreni, proprio lì vicino e più attigui ai giardini pubblici e alle vie di comunicazione principali, che possono a nostro avviso venire sfruttati alla bisogna. Ad esempio, il grande prato che costeggia, proprio sopra i “Giardini Nuovi”, la strada per Collepaganello. Verifichiamone le caratteristiche, prima di fare una colata di cemento sopra l’ITAS !

Ma la scuola assolve anche un altro compito fondamentale: promuove l'aggregazione. Così come è importante la funzione del "doposcuola", dell'associazionismo culturale e di impegno civico, è altrettanto fondamentale che le nostre Scuole ricomincino a formare cittadini, a fornire un'alternativa al disimpegno e alla frustrazione, e anche a impedire che gli "Italiani di Domani" si disperdano e si autoghettizzino. In particolare, in scuole come quelle del Borgo dove più alta è la concentrazione di extracomunitari, è inaccettabile vedere che ragazzi di valore sprechino le proprie attitudini perché col tempo scolastico a disposizione è impossibile fornirgli una adeguata preparazione linguistica, perdipiù rallentando anche le attività didattiche.

Se sarò eletto, mi impegnerò quindi su questi punti in relazione a Scuola e Istruzione:
1-      Realizzazione di una fondazione mista tra Comune, Provincia ( o ciò che verrà al suo posto) e associazioni industriali e artigianali per orientare l’offerta didattica degli istituti locali e coordinare stages formativi a conclusione del percorso di studi superiore, oltre che per supportare fattivamente UniFabriano, sia in termini finanziari che in termini di priorità didattiche.

2-      Progetto di collaborazione didattica tra Licei e Istituti Tecnici della nostra città, con realizzazione di iniziative didattiche comuni e classi miste, e uso delle risorse umane e delle strutture pre-esistenti per potenziare, con le capacità di uno, le carenze dell’altro.

3-      Difesa dei terreni dell’ITAS Vivarelli e individuazione di un sito alternativo per la Casa di Riposo.

4-       Sul modello della Regione Emilia Romagna, e attingendo ai fondi sociali europei e alle risorse regionali e provinciali, un progetto pilota per l’integrazione scolastica dei giovani non italiani che non siano nati qui o non risiedano nella nostra città da almeno 5 anni: le classi pomeridiane dovrebbero offrire un potenziamento linguistico di sostegno per permettere alle future generazioni di “Nuovi Fabrianesi” di colmare il proprio gap linguistico e poter partecipare alla pari alle attività didattiche.

5-      D’intesa con le Associazioni e le Istituzioni, organizzare giornate, per gli studenti del triennio delle scuole superiori, di “pulizia della città”, ad esempio eliminando i graffiti puramente deturpanti, o rimettendo a posto il nostro povero Fiume Coperto (altro che scoperchiarlo, con quello che c’è sopra tutte le sere … ): è importante sensibilizzare i futuri cittadini al tenere la nostra città pulita e ordinata.

6-      Allo stesso modo, potenziare l’adesione delle nostre Scuole Superiori alle iniziative del FAI, che coinvolgono i giovani studenti come “guide turistiche per un giorno”. Sarebbe interessante studiare forme di coinvolgimento non limitate a una sola giornata l’anno: bisogna conoscere le bellezze della nostra città, per migliorarla un domani.

7-      Sul modello degli Archi che potete vedere ad Ancona andando dalla Stazione verso la Fiera della Pesca, recuperare aree in abbandono della nostra città con tele da offrire ai ragazzi dell’Istituto Artistico e ai “writers” professionali, per riqualificarle anche sotto l’aspetto estetico.

Che ne pensate ? Attendo i vostri commenti !

domenica 22 aprile 2012

Una Città a misura di Giovani (Parte I)


Ciao a tutte e tutti !
Ci ho pensato un po’, ed ero fortemente indeciso su quale tema sviluppare per primo, tra i tanti messi a fuoco nel mio mini-programma elettorale: mi sono venuti in soccorso i fatti di attualità, con la decisione resa nota ieri dalla Giunta Comunale di assegnare, dopo due anni di attesa e circa quindici di progetti, gli agognati spazi del complesso di San Benedetto, che nelle intenzioni della Giunta avrebbe dovuto ospitare le tante associazioni della nostra città rimaste, nel tempo, “ a spasso”, una situazione che ho seguito in prima persona, nel mio ruolo di Presidente della veneranda “Lokendil”.

Una delle cose che qualunque giovane fabrianese, e qualunque persona che a Fabriano SIA STATA giovane vi dirà, è che nella nostra città sono sempre mancati “gli svaghi”: definizione forse poco chiara, ma che include tutto quell’insieme di locali, bar, discoteche, pub, grandi eventi aggregativi, “movida” … che caratterizza città magari più piccole ma più vivaci. Questo in contrasto con una realtà come il mondo dell’associazionismo fabrianese, che da sempre è stata viva e in fermento, con una galassia di associazioni molto rappresentative, e sempre molto attive.

Dalla fine del progetto “Con…centriamoci!”, tuttavia, in città è sempre mancato un punto di riferimento aggregativo: la nascita del CAG ha fornito un luogo fisico , che però è stato presto ingabbiato da rigidi regolamenti comunali. Anche associazioni venerande e di pubblico riconoscimento, come i Boy Scout o la Banda di Fabriano, per varie vicende traverse si sono trovate nel tempo a vagare di sede in sede. 

Un altro esempio dei problemi concreti incontrati dall’Associazionismo fabrianese è stata la vicenda della Consulta delle Associazioni Giovanili, a lungo invocata, e finalmente riconvocata un paio di anni fa: l’esperienza avrebbe dovuto concretizzarsi in un percorso di coordinamento e di iniziative comuni, ma naufragò miseramente in mezzo a un ben poco giovanile “scontro politico” tra  la Presidenza dell’epoca e altre associazioni determinate a usare la Consulta non come una tribuna, ma come uno strumento di lavoro. 

La cronica mancanza di spazi associativi stabili e di comunicazione tra le varie associazioni sembrava poter essere risolta dal Complesso di San Benedetto: un complesso enorme, in grado di ospitare agevolmente tutte le tante (più di 80) associazioni fabrianesi che erano prive di una sede stabile. Tuttavia, il Comune ha deciso di assegnare gratuitamente gli spazi a 9 associazioni (le quattro porte, l’Ente Palio, i presepi artigianali, due cori e una associazione musicale internazionale), riservando ulteriore spazio ai giovani musicisti fabrianesi e a una sezione del Museo della Carta. Per le altre 80 associazioni, sarà verosimilmente aperto un bando per poter prendere in affitto gli altri locali.

Ora, non so se le condizioni siano cambiate, ma circa un anno fa il Comune ci rese noto che gli spazi disponibili, peraltro pochi a causa di queste “assegnazioni preliminari”, avevano canoni d’affitto sui 300 euro per 40 metri quadri circa, più le bollette da dividere su tutto il piano. Prezzi che, basta sfogliare il Punto o altri giornali di annunci economici, sono più alti rispetto a quelli di mercato 

Spero di non essere un uccello del malaugurio, ma la mia impressione è che questi spazi resteranno in larga parte disabitati a causa del loro costo proibitivo, facendo fallire quella che era una occasione unica. A mio avviso non è troppo tardi per cambiare questo percorso, e costruire qualcosa di nuovo. In un momento come questo, è chiaro che dei sacrifici vanno chiesti a tutti, ma bisogna che siano sacrifici razionali e commisurati alle reali possibilità di ciascuno.

Non si tratta dell’egoistica richiesta di gente che vuole una stanza da “usare aggratisse”: l’impennata di uso e spaccio di droga nella nostra città, i fenomeni sempre più frequenti di vandalismo e di bullismo, se non di aperta mini-criminalità, che si susseguono in città da quando è iniziata la Crisi sono la prova che se non si costruisce aggregazione sempre più giovani saranno preda dell’emarginazione.

Ecco perché, se sarò eletto, proporrò le seguenti linee guida per una politica a misura di giovani nella nostra città:

1-      Revisione, d’intesa tra Comune e Associazioni, dei criteri di assegnazione e degli affitti del “San Benedetto”, coinvolgendo nella contribuzione le Associazioni più grandi e economicamente prospere finora assegnatarie (le Quattro Porte e l’Ente Palio); i prezzi dovrebbero essere riportati quantomeno in linea con quelli di mercato, se non a livelli più bassi, garantendo la possibilità di condividere spazi tra più associazioni e di ottenere sconti in cambio di determinati impegni (ad esempio, in termini di iniziative da svolgere, o della durata del contratto da stipulare con l’Amministrazione).

2-      Revisione delle regole di utilizzo del CAG, consentendo alle Associazioni che si impegnino a contribuire direttamente alle sue attività di appoggiarsi alle sue strutture per depositare materiale e per svolgere iniziative, e maggiore flessibilità di utilizzo anche in orari notturni e mattutini, sempre d’intesa con le associazioni coinvolte.

3-      Ri-attivazione della Consulta delle Associazioni Giovanili, col chiaro mandato di fungere da organismo di coordinamento dell’Associazionismo e regole di rappresentanza più equilibrate di quelle  precedenti, che assicuravano il predominio assoluto ai politicizzati rappresentanti scolastici: sarebbe utile prevedere meccanismi di partecipazione alle scelte dell’Assessore competente, ad esempio dando possibilità alla Consulta di esprimere un giudizio di massima sulla destinazione di una parte dei fondi in Bilancio.

Sicuramente, non sono queste le prime “emergenze” da affrontare per salvare la nostra città: ma ci servirà a poco salvarla dalla crisi economica, se tutti i miei coetanei se ne saranno fuggiti o preferiranno una bottiglia di vino ad impegnarsi attivamente per la loro comunità. Con tutto il rispetto per il nostro ottimo vino locale, aiutare qualcuno, o anche solo fargli passare un pomeriggio divertente e istruttivo in compagnia di altri ragazzi, è molto più importante !

Manfr

mercoledì 18 aprile 2012

Inizia l'avventura: con Manfr alle elezioni amministrative di Fabriano 2012


Care amiche, care amici, care compagne e cari compagni, mi presento!
                                                                                                                                                
Sono Manfredi Mangano, nato nel 1987 a Venezia.  Piccolissimo sono arrivato a Fabriano seguendo mio padre Massimo, all’epoca allenatore del Fabriano Basket, e mia madre Cecilia. Sono uno studente universitario, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l’università degli Studi di Camerino e laureando in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’Università di Bologna, sede di Forlì.  

Sono stato dal 2005 al 2010 presidente dell’Associazione culturale “Lokendil”, coordinando eventi in collaborazione col Comune, la Provincia e privati. Collaboro con “l’Avanti! Della Domenica”, “Mondoperaio” e “Eurasia”. Vivo con mia madre, mio fratello Alvise, tre gatti, un cane e una tartaruga, e sono fidanzato con Elisabetta.

Parteciperò anch’io a queste elezioni amministrative, a sostegno di Giancarlo Sagramola, come candidato socialista all’interno della lista del Partito Democratico, della quale sono il candidato più giovane !

 Fin da ragazzino mi sono appassionato alla lunga tradizione del Partito Socialista Italiano, all’impegno per la libertà e la giustizia sociale di Turati, Matteotti, i Fratelli Rosselli, Nenni, Pertini e del “nostro”, marchigianissimo Brodolini, padre dello Statuto dei Lavoratori. Oggi ricopro l’incarico di Responsabile Nazionale Scuola e Università per la Federazione dei Giovani Socialisti.

Non è la mia prima tornata elettorale, ma questa volta, il 6 e 7 maggio, abbiamo una occasione unica per cambiare la nostra città e rinnovare un Consiglio Comunale che, per due terzi, è lo stesso del 1985.   Questi sono alcuni dei fronti su cui vorrei impegnarmi se sarò eletto:

- Partecipazione: esperimenti di bilancio partecipativo coinvolgendo i consigli di quartiere e le consulte; Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati comunali, pubblicando redditi, curriculum, pendenze nel nome della trasparenza; valorizzazione del ruolo del Difensore Civico per controllare le nostre aziende 

- Giovani: Meccanismi trasparenti di assegnazione degli spazi del complesso di San Benedetto per dare una sede alle tante associazioni “a spasso”; garantire la messa a norma dei nostri impianti sportivi; difendere e trasformare UniFabriano in un polo di ricerca specializzato; “mettere in rete” i bisogni, ma anche le competenze delle nostre scuole superiori; attivare la Consulta delle Associazioni Giovanili;
 
- Cultura: Servizio di Bibliobus per le frazioni; progetto di marketing territoriale, con la nascita di un Museo della Storia di Fabriano, e la digitalizzazione del nostro Archivio Storico; studiare un sistema di buoni sconto, a scadenza, da spendere nelle piccole botteghe artigianali del nostro territorio che aderiscano all’iniziativa, per incentivare il “Compra Fabriano!”.
 
- Equità: investire nella formazione e riqualificazione dei nostri lavoratori, anche tramite i fondi europei; studiare con esercenti e associazioni progetti per non sprecare il cibo in scadenza; progetti pilota per il potenziamento linguistico degli studenti stranieri; un nuovo sito per la Casa di Riposo.

- Futuro: dopo 40 anni di promesse elettorali, chiediamo che finalmente  si realizzino le infrastrutture per connettere la nostra città con le vie del commercio globale; potenziare servizi e trasporti pubblici verso le frazioni; sgravi fiscali sulle tasse comunali per le nuove imprese; definitiva copertura ADSL di tutto il territorio comunale e ampliamento della rete Wi Fi comunale; Software libero negli uffici pubblici; Potenziamento dello Sportello Europa.

Su questo blog, inserirò giorno dopo giorno le mie proposte e i miei commenti a questa campagna elettorale, in vista dell'appuntamento del 6-7 maggio. Tutto sarà mooooolto artigianale (tenevo un blog su Splinder, ma è scomparso assieme a Splinder stesso, quindi Blogger per me è una bestia nuova), ma spero che potremo usare queste pagine, nei prossimi giorni e anche dopo, per scambiarci qualche idea insieme sulla Fabriano che verrà ! 

Comunque, almeno per qualche giorno, siate indulgenti con le mie capacità di webmaster, sono in rodaggio !

Vi aspetto !!  

Manfr